Primi centri del cristianesimo

Voce principale: Storia del cristianesimo.

     Sviluppo del cristianesimo fino al 325

     Sviluppo del cristianesimo fino al 600

     *La mappa non riporta accuratamente la conversione al cristianesimo degli Arsacidi d'Armenia del 301 o la cristianità della Britannia (provincia romana) nel 300.

Il cristianesimo delle origini generalmente copre il periodo che va dal suo inizio fino al Primo Concilio di Nicea del 325. Si sviluppò dalla Giudea romana nell'Asia occidentale e si sparse per tutto l'Impero romano e oltre (cioè nell'Africa orientale e Asia meridionale), fino a raggiungere l'India. Originalmente, questo progredire fu strettamente collegato ai centri di fede ebraica già esistenti, in Terra santa e nella Diaspora ebraica. I primi seguaci del cristianesimo erano ebrei o proseliti biblici, noti come giudeo-cristiani e "timorati di Dio".[1]

Si presuppone che le Sedi apostoliche siano state fondate da uno o più apostoli di Gesù, che pare siano partiti da Gerusalemme qualche tempo dopo la sua crocifissione, verso il 2636, forse dopo il Grande mandato (la missione divina degli apostoli).[2] I primi cristiani si riunivano in modeste case private,[3] note come chiese domestiche, ma la comunità intera di una città veniva anch'essa chiamata "chiesa" – il nome greco εκκλησια (o "ecclesia") letteralmente significa assemblea, riunione, o congregazione,[4] ma viene tradotto con chiesa nella maggioranza delle traduzioni della Bibbia in italiano e altre lingue.

Molti di questi primi cristiani erano mercanti, mentre altri avevano motivi pratici per voler andare in Africa settentrionale, Asia minore, Arabia, Grecia e altri luoghi.[5][6][7] Oltre 40 di tali comunità vennero istituite entro l'anno 100,[6][7] molte in Anatolia, nota anche come Asia Minore, tra cui le "sette Chiese dell'Asia". Per la fine del primo secolo, il cristianesimo era già arrivato a Roma, in India e nelle maggiori città dell'Armenia, Grecia e Siria, servendo da base per la diffusione espansiva del cristianesimo in tutto il mondo.

  1. ^ I "timorati di Dio" erano una classe di non-ebrei (gentili) simpatizzanti che frequentavano il Secondo Tempio e citati dal Nuovo Testamento e altre fonti ad esso contemporanee, come per es. le iscrizioni sinagogali della Diaspora ebraica e del Giudaismo ellenistico; il concetto ha precedenti nei proseliti della Bibbia ebraica. Vedi anche Wikipedia, s.v. "Timore di Dio".
  2. ^ La partenza degli apostoli da Gerusalemme viene segnata come la "Dispersione degli apostoli" (latino: Divisio Apostolorum) ed è commemorata con una festa celebrata in alcuni posti quale commemorazione dell'opera missionaria dei Dodici Apostoli che si dice appunto abbiano fondato le sedi apostoliche. Celebrata il 15 luglio, gli albori di questa festa vengono ritrovati in una Sequenza (liturgia) composta da un certo Godescalco (m. 1098), monaco di Limburg; introdusse questa festa anche ad Aquisgrana, quando fu parroco della chiesa di Nostra Signora. Col titolo di "Dimissio", "Dispersio", o "Divisio Apostolorum" venne celebrata nel Medioevo in Spagna e Italia. Scopo della festa (secondo Godescalco) era di celebrare la partenza (dispersione) degli Apostoli da Gerusalemme verso le varie parti del mondo, forse circa quattordici anni dopo l'Ascensione di Gesù, a seguito del Grande Mandato (missione divina) ( Marco 16.14-20, su laparola.net., Matteo 28,18-20, su laparola.net.).
  3. ^ Paolo, per esempio, saluta una chiesa-abitazione in Romani 16,5: Romani "Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.", su laparola.net.
  4. ^ AA. VV., Dizionario greco moderno – italiano-greco moderno, Zanichelli, Bologna, 1996.
  5. ^ Vidmar, The Catholic Church Through the Ages (2005), pp. 19-20
  6. ^ a b Hitchcock, Geography of Religion (2004), p. 281, che scrive: "Entro l'anno 100, più di 40 comunità cristiane esistevano nelle città intorno al Mediterraneo, comprese due in Nordafrica, ad Alessandria e Cirene, e svariate in Italia."
  7. ^ a b Bokenkotter, A Concise History of the Catholic Church (2004), p. 18, che scrive: "La storia di come questa piccola comunità di credenti si sparse per molte città dell'Impero Romano in meno di un secolo è veramente un capitolo rimarchevole della storia dell'umanità."

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